scale musicali

Le Scale

Le Scale sono gli elementi fondamentali di tutta la teoria musicale e per la tecnica di Armonizzazione.

Una scala è la successione di più note che compongono una tonalità.

                                                   freccia a destra    Una scala è una tonalità!

 

Le note di una scala sono definite gradi a seconda della posizione che occupano e della funzione che svolgono:

  • I gradotonica: determina la scala e racchiude entro l’ottava tutti i suoni della scala;
  • II gradosopratonica;
  • III gradomediante (o modale): determina il carattere della scala, cioè se è maggiore o minore;
  • IV gradosottodominante;
  • V gradodominante: è il grado più importante dopo la tonica perchè è la nota dominante della scala;
  • VI gradosopradominante;
  • VII gradosensibile o sottotonica;

Le scale sono appunto formate da questi sette suoni in cui la regola principale è che questi procedono per toni e semitoni,  con la regola di 5 toni e 2 semitoni.

  • L’intervallo è la distanza che c’è tra due suoni;

  • il semitono è l’intervallo più piccolo che ci può essere tra due suoni (es: DO-DO#);

  • il tono è la somma di due semitoni congiunti (DO-DO#) + (DO#-RE).

Detto questo consideriamo che il nostro sistema musicale attuale si basa su due modi di interpretare sia la melodia che l’armonia di una composizione musicale, il modo maggiore ed il modo minore.


In realtà i “modi” di far procedere toni e semitoni erano all’inizio sette, le cosiddette scale modali.

Partendo da DO le sette scale modali si costruiscono partendo prima dal DO (per finire al DO più alto), poi dal RE (per finire al RE più alto), poi dal MI, e così via…!

Modo Ionico         DO-RE-MI-FA-SOL-LA-SI-DO

Modo Dorico         RE-MI-FA-SOL-LA-SI-DO-RE

Modo Frigio          MI-FA-SOL-LA-SI-DO-RE-MI

Modo Lidio           FA-SOL-LA-SI-DO-RE-MI-FA

Modo Misolidio    SOL-LA-SI-DO-RE-MI-FA-SOL

Modo Eolio           LA-SI-DO-RE-MI-FA-SOL-LA

Modo Locrio         SI-DO-RE-MI-FA-SOL-LA-SI

Le scale modali si usavano nei canti gregoriani (per esempio) e per alcune armonizzazioni nel jazz moderno (il cosiddetto jazz modale).

Quello che interessa delle scale modali è che, prendendo atto che ogni successione forma una sequenza differente di toni e semitoni, le scale derivanti dal modo ionico ed eolio (in verde) furono prese come riferimento per indicare il modo maggiore (modo ionico, quindi nello schema, DO MAGGIORE) e quello minore (modo eolio, quindi LA MINORE).


Ad ogni scala maggiore viene associata una scala relativa minore, la cui tonica si trova 1 tono e mezzo sotto la tonica della scala maggiore. La tonica della relativa minore quindi si trova al 6° grado (sopradominante) della scala maggiore. es. Do —> La, Sol —> Mi.

Ricordiamo, la tonica è il primo grado di una scala diatonica. Dà il nome alla scala corrispondente e anche all’accordo derivatone, cambiando però nome in fondamentale.

Tutte le scale maggiori, con relative minori,  possono essere verificate, con rispettive variazioni, nel circolo delle quinte.

In rosso sono segnate le tonalità maggiori, in verde le minori. In corrispondenza di ciascuna tonalità c’è un pentagramma con le alterazioni in chiave.

Il circolo delle quinte viene definito in tale modo poiché percorrendo il cerchio in senso orario la tonica di ciascuna scala si trova a una distanza di quinta dalla tonica precedente.

N.B. se scivoliamo verso destra a partire dal Do, progressivamente aumentano i # (diesis); viceversa, se scivoliamo verso sinistra, aumentano progressivamente i ♭ (bemolle).

Ciò avviene per il discorso delle scale maggiori e quelle minori.

I due Mantra, le due “formule magiche” per ottenerle facilmente sono:

  • Maggiore:              T T St T T T St
  • Minore:                T St T T St T T